Arte bella e ingegnosa, ma fallace “che di cento pezzi sei ne vengono buoni”, scriveva Cipriano Piccolpasso verso il 1560 della maiolica, antico nome del lustro con cui i vasai del Rinascimento riuscirono, con misteriose alchimie, a colorare le ceramiche di riflessi d’oro e di un sanguigno rosso rubino.
Alla preziosa tecnica è dedicata la mostra “MAIOLICA. Lustri oro e rubino della ceramica dal Rinascimento ad oggi” alla quale il Museo del Vino partecipa con il prestito di quattro importanti opere provenienti dalla raccolta di ceramiche. Tra di esse un lustro di Mastro Giorgio Andreoli del 1537 e una coppa di Giacomo Mancini detto “il Frate”. La mostra, in programma dal 4 maggio al 13 ottobre 2019 presso Palazzo Bonacquisti di Assisi, è curata da Giulio Busti e Franco Cocchi e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dalla Fondazione CariPerugia Arte.
Mostra “MAIOLICA. Lustri oro e rubino della ceramica dal Rinascimento ad oggi”
Palazzo Bonacquisti, Assisi
4 Maggio – 13 ottobre 2019